Non sono un terapeuta né un medico ma mi sorge un
dubbio: sento e vedo ultimamente affermazioni e post che consigliano di
allontanare da se persone e atteggiamenti ritenuti tossici per il proprio
equilibrio psicologico.
Una persona troppo invadente, una dedizione
eccessiva al lavoro, sentimenti troppo intensi ...
Sono, questi, consigli che tendono certamente a
creare equilibrio comportamentale necessario ai fini di un corretto approccio
alle cose.
Mi chiedo:
“ non si
rischia di isolarsi in un mondo troppo protetto lasciando fuori la vita? Un
atteggiamento di allontanamento dalle cose può essere una decisione temporanea…
che tende a recuperare una giusta distanza dalle cose e una corretta personale
visione dei fatti.
Ma, dopo un bel respiro, … vivi! Prendi i tuoi
rischi, prova a vivere quello di cui hai paura, guarda la tigre in faccia, ama,
arrabbiati, suda … ”
Si... equilibrio nelle cose è senza dubbio una cosa
fondamentale ma le passioni danno un significato alla vita.
Equilibrio non può significare sbattere la porta in
faccia a persone, lavoro, hobby troppo pregnanti ... non si corre il rischio di
vivere guardando la vita che passa ... stando alla finestra di una stanza
protetta … in un fortino di paura?
Crescere in un proprio equilibrio è utile per
acquisire la forza per affrontate passioni e amori che, possono anche far male,
ma, creano il ricordo di una vita vissuta!
So di parlare di cose senza competenza ma con
l’esperienza del vissuto che ha un suo motivo per esprimersi in questi ambiti …
io vorrei solo capire…
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