poetandosenzamerito

giovedì 13 dicembre 2018

Follia

Un vento di tempesta spazza via i ricordi 
Piega i fusti di una vita e strappa via le foglie dei giorni passati 
Ti vedi attraversare il tempo in coriandoli di eventi
flash di momenti 
pizzichi piano le corde dei tuoi dolori mentre tutto ti turbina attorno senti i piedi che saltano, le mani che si agitano e il vento di un brano rap che ti scoppia in testa e immagini te stesso correre in un deserto di persone spazzate da una tempesta di sabbia
tumbleweed rotolano e popolano immagini western di una vita fatta di colpi di pistola sparati alla storia di un crescere a strappi senza nessuna possibilità di ritorno costruita sui fatti di cui non hai controllo
cammina e barcolla sotto colpi tremendi che fanno cicatrici che non coprono il viso ma striano in profondità le pareti del cuore 
senti i polmoni esplodere in un grido che urla dolore, amore e passione in lacrime che segnano rughe di pensieri in cui sono racchiuse persone 
persone che non ci sono più andate via da questo immenso casino di vita esplosioni di immagini che accompagnano l’uscita di scena di lei, di lui, di voi 
puzzle di ricordi e di bisogno di te 
batti le mani e salta a tempo che l’orologio cammina e la fune passa su per la testa e cade giù sotto i piedi e tu attento a non inciampare , e tu attento a non inciampare, e tu attento a non inciampare 
prendi fiato e segna il tempo con il metronomo, batti la battuta del tuo prossimo giorno segna la rima del tuo futuro, disegna i tuoi sogni e fai in fretta che il tuo tempo scorre e non ha ancora troppo tempo 
Il tuo coraggio cala e le tue forze anche e non basta avere una volontà di acciaio e non basta avere un cuore di acciaio e non basta avere un pensiero di acciaio e non basta avere un desiderio di acciaio 
Gli anni diventano mesi, i mesi diventano giorni, i giorni diventano ore e tutto scivola via e non fai a tempo a fermarlo 
E’ sabbia che corre fra le dita, acqua che scorre giù per i gomiti, vento che scompiglia i capelli, sono pensieri che non riesci a fermare 
Prendi il tempo che ti rimane, impastalo di ricordi e fatti trascorsi, spruzzalo di esperienze passate, aggiungi un pizzico di storie piccanti, il sale dei tuoi punti fermi e il dolce dei tuoi amori presenti e passati e poi l'immagine di lei
Il panetto lo impasti e con le formine fai i biscotti dei giorni che verranno 
mangiali al mattino con il caffè 
E balla, balla, balla 
Non con i piedi ma con i pensieri, spacca la paura e gli specchi di quello che non sei 
Apri le braccia all'impossibile e cerca di farne la tua storia 
Non prendere fiato corri nel tempo che è sempre di meno 
Respira forte mentre corri fino a farti girare la testa 
E godi, godi di tutto, di tutto, di tutto 
Quel che rimane e’ sempre la cosa più bella perché hai la capacità di capirne il sapore, l'odore, il colore 
Vivi,vivi,vivi.

martedì 27 novembre 2018

Notte ... notte ... notte

Notte ...  notte ... notte
Di sogni insoliti che seguono un giorno ordinario ...
Notte ...  notte ... notte
Di respiri sospesi in attesa di una spiegazione ...
Notte ...  notte ... notte
A passeggiare avanti e dietro in corridoio ...
Notte ...  notte ... notte
A guardare le ombre muoversi sui muri inventando storie di miti e di fantasmi ...
Notte ...  notte ... notte
A guardare film in bianco e nero per riscoprire il piacere del colore
Notte ...  notte ... notte
Di puttane ... di ladri ... di sesso ... di bambini che piangono ... di te abbracciata a me ...
Notte ...  notte ... notte
Di attese e dolori ... di temporali ... e sudore ... e zanzare ... e bestemmie ... e sospiri ...
Notte ...  notte ... notte
Un cestino dove buttare i pensieri appallottolati ...

Uno scrocchiare di dita ...

Uno scrocchiare di dita ... lento ... progressivo ... 
Pollice ... indice ... medio ... anulare ... mignolo... destra ... poi ... sinistra ... 
Gli occhi persi nel vuoto inseguendo pensieri ... vuoti ... 
Perdersi nel nulla e non ritrovarsi ... 
Il chiarore della luna traluce fra le tende ... 
E' luna piena ... un disco di storie cantate alla notte ... intime ... confidenziali ... racconti fantastici su cui scrivere poesie ... pensieri malinconici che accompagnano il dovere di esistere... 
Quanto pesa il senso del non senso di vivere questa vita ... 
Non siamo fatti di sola materia ...  
Dobbiamo riscoprire la vera essenza di cui siamo fatti ... spirito ... 
Ed intanto il giorno esplode ...

venerdì 23 novembre 2018

Batti le mani a tempo...

Batti le mani a tempo ... 
Balla come se non ci fosse un domani e trascina il mondo nei tuoi passi folli ... 
Batti le mani a tempo ... 
Al ritmo dei balli antichi della tua terra ... girando in tondo fino a cadere stordita ... 
Batti le mani a tempo ... 
E gira forte che la gonna si alza scoprendo le gambe e mostrando il tuo grembo ... 
Batti le mani a tempo ... 
E gira la testa e fai volare nel vento i capelli come i pensieri ... 
Batti le mani a tempo ... 
Battile forte e scaccia via paura e pensieri mostra le tue labbra carnose che promettono baci ... 
Batti le mani a tempo ... 
Fai promesse d'amore che riempiano il cielo e creino attesa perché fra le tue braccia, stai certa, finirà questa notte ... 
Batti le mani a tempo ...

Una ballata sul cuore ...


Una ballata sul cuore ...
Sulla mente che vaga disperata per lande perdute di pensieri folli ...
Battiti veloci di un cuore che ha battuto sempre a tempo e trova il modo di fibrillare nuove battute sulla ritmica della vita ...
Una ballata sul cuore ...
Che sente la vita stanca di guardarsi svolgere come una pellicola in bianco e nero con attori di muto che mimano finti umori ...
Un equilibrio precario su un filo steso fra due cavalletti di pino a raccontare un pericolo inventato ...



Siediti e respira ...

Siediti e respira...
Dopo aver distrutto la tua mente con pensieri invadenti (tanto non è servito a niente)...
La tua rabbia è digrignata fra i denti...
Siediti e respira ...
Balla senza ritmo
Muovi tutto di te
Fra te e la follia … un istmo
Sottile confine fra te e il peggio di te
Siediti e respira ...
Frantuma con rabbia le emozioni
Saltella con i tacchi a spillo sulle tue fobie
Spacca i confini delle tue indecisioni
Abbraccia strette le tue manie
Siediti e respira ...

In mezzo a tanto niente tu ... sei il tutto

venerdì 9 novembre 2018

La musica che ho dentro ...

Ho spaccato la vita...
L'ho vista cadere a pezzi come un vetro frantumato e ci ho ballato sopra a piedi nudi felice di vedere il sangue colorare di rosso quei bastardi di cocci di storie sbagliate ...
Le braccia alzate ballare morbide in strani segnali di richiamo a persone invisibili che non sentono la musica che ho dentro e che mi fa ballare ...
No loro non sentono la musica che ho dentro ...
Vedono me ballare e sanguinare e l'unico giudizio è di follia  ma io la mia musica la sento e il mio sangue è di un bel colore ...
Loro non sentono la musica che ho dentro ...
Loro vedono sangue coprire i vetri...
Io il rosso della mia vita che sgorga dalle mie vene...
Loro non sentono la musica che ho dentro ...

Amati

Liberati... liberati ... liberati ... 
Dai pensieri bui ... 
Dagli incontri cattivi ... 
Dalle paure inspiegabili ... 
Dagli amori finiti... 
Dal giudizio degli altri ... 
Dalla paura di non essere all'altezza ... di che? 
Sentiti ... sentiti ... sentiti ... 
Libero di vivere libero... 
Pieno di lacrime da esplodere ... 
Degno di essere te stesso... 
Ascoltato da te e dall'intimo di te fino a sentire scoppiare i timpani in un fragore pazzesco... 
Viviti... viviti ... viviti ... 
Fino alla stanchezza di vivere che non viene mai ... 
Ballando a ritmi tribali che accelerano il cuore e svuotano la mente come un rito propiziatorio che ti avvicina alla madre terra 
Amati ... amati... amati ...


venerdì 26 ottobre 2018

Grazie vita!

Respiro il profumo della vita nell'incavo del tuo collo e il bacio che lo sfiora sente i battiti delle vene ...
E' un’intensità dell'anima che sente un dolore nell'aria ...
E' un suono che racconta la mia storia ...
Una melodia scarnificata dagli inutili orpelli dell'ossequio altrui ...
Un suono che si spande libero per me solo ...
Non c'è altro che me che celebro l'amore assoluto alla vita ...
Un inno di gioia intensa da far male ...
Il dolore di esistere perché il piacere di esserci è così intenso da far male ...

Grazie vita!

martedì 23 ottobre 2018

No ...non voglio piu' ascoltare le solite cazzate...

No... non voglio più ascoltare le  solite cazzate ... basta! 

Voglio uscire ed urlare e queste urla devono alzare la polvere dai sentimenti ... 

Spaccare il cuore in mille pezzi e vederlo pulsare fra le mani di folli ballerini... 
Voglio gridare la gioia di un dolore vero ... 
Correre all'impazzata e asciugare il sudore con le parole di vento che ascolto ogni giorno ... 

Non voglio più ascoltare le solite cazzate ... 
Voglio spari a raffica che uccidano l'ipocrisia
Una violenza senza sangue che bastoni la noia 
Dammi la mano e accompagnami al mare voglio bagnare i piedi nell'acqua salata ... 

Voglio vederti tuffare bellissima e libera  e cercare isole di improbabile felicità in questo mare di plastica ... no! 

Non voglio più ascoltare le solite cazzate!

Danza tribale...

Sono li ...
Fermo...
A guardare quella lacrima scivolare piano e disegnare le rughe di un sorriso amaro ...
Non chiedermi il perché ...
Non c'è ...
Sento un dolore che mi spinge a ballare una danza folle ...
Gli spiriti fuggiranno rincorsi dal ritmo tribale che mi scoppia nel petto ...
Un urlo liberatorio spezzerà la voce...
E giri... giri ... giri...
Le braccia larghe...
Il viso a guardare il cielo...
I capelli ad inseguire quel movimento convulso ...
Mi mando un abbraccio tanto forte da farmi male ...

La discarica delle persone inutili...

È ... quando il sole scaccia via le ultime ombre della notte che vedi l'azzurro riprendere possesso dell'orizzonte.
Solo un attimo prima il turbinio di rossi, viola e arancio segnano il divenire del giorno.
Una lotta strenua fra buio e luce combattuta a suon di colori che si consumano in quei pochi minuti di intenso scontro.
È cosi che il giorno sconfigge un'altra notte fin tanto che il buio riprenderà il sopravvento.
D'improvviso la vittoria del giorno non ti farà alzare dal letto e avrai capito che è arrivato il giorno!
Il giorno in cui luce e buio continueranno l'eterno alternarsi e tu dirai... basta!
Non me ne frega più niente... giorno ... notte...  non me ne frega più niente...
Il martello ha battuto, la fucina ha scaldato e alla fine anche il metallo più duro si è piegato…  e sia!
Tutto quello che gira intorno è un meccanismo enorme dove un granello di sabbia rallenta l'incedere ma viene stritolato dalla macina...
Ognuno ha la sua di macina... l'indifferenza, il dolore, il ricordo, il mancato apprezzamento, un amore perduto, il se stesso perduto...
Pazzia... dissociazione... vittimismo... protagonismo... saccenza... presunzione...
L'oblio prenderà per mano il ricordo di te e lo accompagnerà alla discarica delle persone inutili.
Qualche sprazzo rimarrà per chi ha vissuto vicino all'epicentro di questo terremoto emotivo ma il tempo obnubilerà anche questo connubio...






domenica 21 ottobre 2018

Siamo candele accese ...

Siamo candele accese...
Basta un soffio...
La fiamma scioglie la cera...
La deforma ...
Crea grovigli lavici ...
Disegnando l'essere contorto che siamo… affoga, talvolta, nel liquido lago di se stessi...
O aprendo la finestra ad un soffio ...
Restano solo distorte rovine ...

Pallido ricordo di se...




sabato 20 ottobre 2018

Soffia....

Soffia caldo un pensiero...
scioglie i ghiacci delle paure e li trasforma in freschi sorsi di vita...

giovedì 18 ottobre 2018

Urla di rabbia

Mesi ... 
anni ... 
a roderti dentro ... 
a cercare di dimostrare di essere alla pari ...
a cercare il consenso e a compiacere ... 
aspettando un plauso una approvazione ... 
sempre pronto a dare di più ... 
a provare di essere il migliore ... 
e piano monta una rabbia dentro ... 
il continuo confronto con le tue aspettative impossibili ... 
e la rabbia monta e spaccheresti tutto in una danza tribale che ti lacera dentro ... 
un battere a far male le mani ...
un delirio di urla e bestemmie ... 
e vorresti saltare e urlare in mezzo ad una folla di pazzi che urlano e cantano litanie da bambini ... come un film dell'orrore di basso livello ... e spaccheresti gli specchi per camminarci sopra e vedere di che colore e' la rabbia che galleggia nel sangue e vorresti saltare e ballare impazzito in mezzo ad una folla urlante il tuo nome ...e vorresti baciare il mondo prima di incominciare a fotterlo di brutto .. in un ritmo incalzante che spacca il silenzio ed accompagna urla impazzite ... e incominci a saltare ... e incominci ad urlare e ancora... e ancora ...e ancora

sabato 6 ottobre 2018

Vorrei aver capito...

Vorrei poter dire di averti capito ... 
ma no ...
Mi hai scarmigliato i  capelli senza nemmeno avvicinarti ...
Ed io ad aggiustarmi una chioma che non ho ...
Sei follia pura ... 
un incedere impetuoso del non essere ... 
paura di te ... 
i me ... 
una terrificante disistima in un barattolo di autocompiacimento e autocommiserazione ... strana cosa la vita che scrocchia le dita indifferente al tuo passare e guarda oltre ... 
respira piano e senti il rumore della tua anima ... 
lo hai coperto con le tua grida da bambina...
Oggi il sole e' caldo ... 
sarebbe bello andare al mare

giovedì 27 settembre 2018

Togliti di li che mi copri la vita

togliti di li che mi copri il mondo... 
il ricordo di te spacca la mia anima come un chiodo conficcato nel legno... 
togliti di li che mi copri il mondo... 
apri le finestre fammi respirare che non ho più santi da bestemmiare...
togliti di li che mi copri il mondo... 
lasciami urlare la rabbia ... 
lasciami spaccare questa gabbia...
togliti di li che mi copri il mondo... 
fammi sentire il battito del mio cuore che ho dimenticato quanto fa rumore
togliti di li che mi copri il mondo... 
voglio vederti in faccia bastarda non darmi la schiena voglio schiacciarti senza paura
togliti di li che mi copri il mondo... 
ti sei preso il meglio di me per darmi un mondo depresso
togliti di li che mi copri il mondo... 
ti prendo per mano e ti accompagno affanc...
togliti di li che mi copri il mondo... 
togliti di li che mi copri la vita...

lunedì 24 settembre 2018

La mia Irpinia ...


Immagini di casa ... viste con gli occhi del fan sfegatato della propria terra


Ho sete....

Ho sete...
Bevo le tue labbra come una spremuta di fragole...
Sento il sapore del tuo respiro e lo fumo col bocchino per filtrarne le impurità...
Ho perso la strada nei tuoi occhi... tutta colpa di un battito di ciglia al momento sbagliato...
Giro intorno a me stesso a braccia larghe voglio sentire il volo...
La vertigine mi coglie e mi siedo a terra nella posizione del loto...
Ninfee danzano nei miei pensieri...
L'assenza di te è un delirio di passione repressa...
Ti bevo in un gin tonic e il frizzantino della tonica mi sale al naso...
Mi tolgo le scarpe e cammino a piedi nudi...
La libertà è... sciogliere un laccio.


Pensieri come ... nuvole


Come descrivere meglio una giornata ... difficile?



Il caldo è opprimente ...

Il caldo è opprimente ... offusca la mente ...
Il ventilatore con il suo noioso movimento regala un refolo di vento ogni volta che gira dalla mia parte ... ed io lo aspetto paziente ... a torso nudo... per rubare un attimo di sollievo ...
Steso sul divano disegno nella mia mente il quadro del mio futuro ...
Lo faccio con la matita del pensiero...
Disegno tratti che cancello continuamente ... e ogni disegno è un approccio al futuro diverso ...
Quante vite ho vissuto grazie a questo mio giocare ... quante!  
L'ora è tarda ma ho ancora voglia di inventare futuri possibili ... a volte noiosi . .. a volte divertenti ... a volte tristi ... futuri!
A volte credo che a furia di sognarli qualcuno diventi reale ...
Spero sia uno di quelli belli ... ho bisogno di sognare e di credere che il bello vinca ... la vita reale oltre il sogno non la riconosco ... non mi appartiene ...
Il ventilatore va e viene...
Il caldo è opprimente... i sogni affollano la mente.
Sono le due del mattino e gli occhi tendono a chiudersi ...
Vita mia abbracciami nel sogno ...
Sono stanco ...
Ho bisogno di riposare ...
Sogno un abbraccio ...
Un abbraccio sincero...

Tramonto

Quando un giorno finisce e le paure cercano ... riposo ...


Le precedenze...

Pezzi di specchio disseminati ... 
io a piedi nudi li schiaccio e rivoli di sangue coprono piccoli riflessi i me ... 
il sudore imperla la fronte e riga la schiena ... 
apro il frigo indifferente ... 
la luce del frigo mi riporta ad una stanza di albergo ... 
io intento a prendere un succo e tu distesa sul letto ... 
l'amore a volte è un atto di violenta passione che nasconde incertezze e paure ... 
avrei voglia di distendermi nel frigo e scoprire di essere al polo ... 
quell'immenso biancore che sembra innocente ... 
non ci sei ... 
non ci sei mai stata ... 
un dolce tormento è il pensiero di una sconosciuta Lei che ti racconti la vita ... 
sbadiglio ... 
il giallo del semaforo lampeggia nella stanza ... 
le precedenze sono stabilite dalle regole della vita non da meccanismi ...


Storie simili e diverse

Sono volati via i fogli del racconto di una vita... 
li ho raccolti ed ho provato a leggerli così ... confusi in una sequenza casuale ... 
e ho incontrato un altro me ... 
con storie simili e diverse ... 
come un universo parallelo che modifichi la sequenza temporale ... 
con risultati sconvolgenti ... 
quanta vita cambia se il susseguirsi dei fatti cambia ordine? 
Tanta ... prova ad immaginare se oggi fosse stato qualche anno fa ...

Ci sono storie d'amore...

Ci sono storie d'amore che avrei voluto raccontare... 
di labbra unite in baci appassionati .. 
di carezze fatte con fremiti che fanno tremare le mani... 
di sospiri vissuti in aneliti comuni... 
ma io sono io... 
leggo poesie d'amore e piango dei sentimenti ma... 
dentro ho un respiro triste... 
un senso di vaga inutilità di questo vivere... 
un tragico ripetersi di eventi e cliché troppo uguali a se stessi per non essere scritti in serie... 
una disperata ricerca di un copione originale... non fatto di vissuti straordinari ma di un ordinario vissuto... 
ieri ti ho visto passare e ho provato a non sentire amore... 
ma anche questo è scritto e sento la noia di un già vissuto...

domenica 23 settembre 2018

Cammino da ore...

Cammino da ore ... 
Il passo cadenzato ha attraversato le solite strade che accompagnano le mie uscite ... 
I pensieri vagano liberi e la fatica scarica le tossine della giornata ... 
L'armonia dell'andare porta quiete e le narici che assorbono l'aria dei dintorni ossigenano la mente ... 
Una quieta esaltazione diventa la mia compagna silenziosa...
E' difficile spiegare quanta libertà si cela in un andare senza meta ... 
Le catene delle costrizioni di qualunque genere cedono alla gioia dell'incedere determinato verso l'ignoto ... 
L'uomo è nato per vivere libero e non schiavo di mille inutili lacciuoli ...







Ti ho sentita...

Ti ho sentita... 
sfiorare con le dita i tuoi pensieri soffiati via dal vento che raccoglie le storie... 
fa cantare le foglie...  rabbrividire la pelle 
Ti ho sentita... sciogliere i tuoi umori di donna e raccontare i desideri più nascosti donandoli a chiunque ti promettesse amore 
Ti ho sentita... graffiare il muro delle tue paure tirando giù i calcinacci di una vita mescolati al pianto delle tue risate in faccia al mondo 
Ti ho sentita... soffocarti di baci estranei per riempire il silenzio del tuo comunicare e usare te stessa come una scopa per ramazzare le briciole di amore raccolte per strada 
Ti ho sentita... ridere perché mostrarsi vera non si porta, bisogna fingere la gioia perché gli altri ti vedano bene  ma a te non frega niente... 
cammini nuda fra la gente che non capisce quanto amore ci sia nell'offrirsi senza veli... 
Ti ho sentita... quando urlavi mentre tutti mordevano le tue carni e si cibavano dei tuoi sentimenti per sputarne via il bolo 
Ti ho sentita... e ti ho vista scappare via verso un sogno che ti danzava intorno... 
voragine aperta su un interrogativo al mondo... trovando risposta fra le stelle... ti lascio un bacio ed una lacrima.

... e io a farti mossacce ...

Passo fra le nuvole dei miei ricordi e ritrovo più pioggia che sole ma... 
non fa niente bagnarmi... 
ciabatto le scarpe nelle pozzanghere e schizzo via gocce di vita che mi sporcano i pensieri e colpiscono te che passavi li per caso... 
ti sei arrabbiata per le macchie sui tuoi pantaloni... 
hai urlato improperi verso di me senza cogliere niente di me e riversandomi tutto il sapore acro della tua vita e delle tue paure... 
ti sei allontanata senza voltarti e io a farti mossacce...


Che magnifica storia è la vita

Il respiro affannoso ... 
il tuo corpo che trema e del quale non hai più il controllo ... 
l'ultimo atto senziente è sedersi a terra e mettere la testa fra le gambe per non ingoiare la lingua... 
passano gli anni ma il ricordo è sempre vivo ... 
li hai imparato a sopravvivere ad ogni costo ... 
contro il fato ...
contro tutto ... 
anche quando sembrava non esserci uscita ... 
gli anni ti logorano e quella forza è l'ultimo baluardo ... 
ma le braccia sono appese e cammini come un pugile suonato ... 
vuoi solo riposo ... 
ma guardi una nuova vita e vivi una nuova ragione ... 
che magnifica storia è la vita! 
Non ne vorrei nessun'altra ... 
la bacio da me ...



Solo un attimo

Solo un attimo ... ti prego
Ferma il tempo ...
Fermalo nel momento della gioia ...
Fa che lo possa vivere più a lungo ...
Ferma il tempo ...
Fermalo nel momento della gioia ...
Fa che duri una vita ...
Solo un attimo ... ti prego
Ferma il tempo ...
Il mio respiro è tuo ...
Ma ti prego solo un attimo ... fermalo



Le scarpe logore ...

Le scarpe logore dai chilometri già camminati in questa vita raminga, sempre in cerca di una ragione …
Di una storia da raccontare …
Di un’avventura da vivere!
Ho cambiato il senso del mio andare, non verrò più raggiunto da chi ho lasciato dietro… nemmeno se vorrà!
Altri orizzonti mi aspettano … altre vite… altri racconti …
Porterò dentro di me la sintesi di tutti i racconti e le vite incontrate, ognuna di esse mi ha cambiato, a volte tragicamente altre volte in modo lieve e armonioso ed ogni volta, a seguire, un addio.

Ho bisogno di silenzio...

Ho bisogno di silenzio e di pensieri miei non condivisi, devo smaltire la rabbia ed il dolore della mia recente perdita.
Un’ amicizia persa è un lutto immenso, incontenibile.
Un brandello di cuore e di memoria strappata via con violenza … senza ritegno!
Un’ansa del sentiero che sto percorrendo si apre su un lago …
La vista spezza il respiro …
Acque cristalline rispecchiano le  montagne circostanti imbiancate dalla neve …
Il freddo e l’aria tersa rendono tutto incredibile.
Gli occhi sono pieni dei colori e della bellezza del luogo …
Poi improvvisamente si fissano sull’immagine rispecchiata delle montagne …
I monti e le vette si riposano nel riflesso di questo specchio montano, sono lì immote e splendide nell’alternarsi delle stagioni, come due amanti che non riusciranno mai ad incontrarsi e vivono l’uno negli occhi dell’altro.

La fiducia

La fiducia …
Un elemento di compromesso fra le proprie e le altrui ragioni.
L’osservazione dei fatti e l’interpretazione degli stessi dovrebbe essere scevra dell’opinione di chicchessia ed intimo sentire dell’uno nei confronti dell’altro …
Ho provato il dolore di una perdita ingiusta e il piacere di un deposito illimitato.
L’uno e l’altro sentimento forte e assoluto.
Riconquistare una fiducia negata è un cammino duro e complesso e una sfida all’onestà primordiale che mette a dura prova orgoglio e rabbia oltre che la validazione dei propri sentimenti.
Ha valore o meglio lasciar perdere?
Bella domanda!
Credo che la fede in se stessi e nelle proprie intenzioni valga il tentativo di riconquistare quanto perso e il massimo sforzo nel conservare quanto conquistato.

Le corse in bicicletta ...

Le corse in bicicletta con gli amici per raggiungere il campetto.
Le porte fatte di pali di legno, un tantinello storti ma che non ti fanno litigare perché delimitano la porta, altro che le pietre a terra!
Le gambe sbucciate o i calzoni stracciati a seconda della stagione …
Le guance rosse e il sudore che imperla la fronte ...
Le sgridate della mamma perché sporchi e strappati ...
Le risate con gli amici ...

Come un sasso ...

Come un sasso increspa l’acqua quando vi è lanciato dentro così l’immagine che gli altri hanno di te s’increspa per un evento qualsiasi…

Seppure è piccolo e insignificante, come un ciottolo preso in riva al lago, le onde si propagano lente ed inesorabili e quanto più la pietra/fatto è grande tanto più le onde increspano l’immagine riflessa e si allargano nello specchio d’acqua.

L’immagine primaria, improvvisamente si deforma e diventa, lentamente, indistinguibile …

Il vortice centrale e primordio cancella completamente il riflesso …

Solo il tempo e l’allontanarsi dei cerchi concentrici creatisi riportano lentamente l’immagine iniziale.

Intanto la pietra/fatto è andata a fondo e non si vede più …

Non se ne ha più memoria …

Quando l’acqua si ricompone ciò che prima si specchiava, forse, non c’è più.

 


Mentire

Mentire!
Non hai saputo far altro ...

Mentire!
Giocando con la sincerità ricevuta ...
Mentire!
Vendendo il tutto per... niente!
Sarà salato il sapore della vittoria ... 
Tanto da sapere di ... sconfitta!