poetandosenzamerito

mercoledì 17 giugno 2020

Fragile!

Fragile!
Difficile dirselo
Ma capirlo lo e' ancor di piu'
Mi sono radiografato tutte le fratture scoprendole scomposte ... tutte!
Pezzi di me rotti e non ricomposti formano lo scheletro su cui poggia l'esoscheletro della mia vita ...
Inutile maschera che cade ad ogni dolore nascosto ...
Fragile!
Alla ricerca di un rifugio sicuro perche' il male fa male e l'artrosi del dolore e' lenta e continua ...
Non conosce tregua ...
Non conosce scampo ...
Fragile!
Il bicchiere sfugge la presa e cade rovinosamente ...
Il fracasso dei suoi rimbalzi mi annichilisce ma ... non si rompe!
Lo guardo stupito!
Vorrei essere lui ...

martedì 16 giugno 2020

E poi ... e poi ... e poi ...

E poi ... e poi ... e poi ...
ci siamo noi 
seduti ... in piedi ... in ginocchio ...
ci siamo noi ...
senza un perché
smarriti in sogni e paure
affacciati al mondo ma dietro i vetri ..
e poi ... e poi ... e poi ...
ci siamo noi ...
elemosina davanti ad un fast food
un panino mangiato in fretta come il nostro vivere quotidiano ...
persi ... trovati ... cercati ...
un centesimo caduto a terra rotola sul marciapiedi ...
indeciso sul dove andare incomincia a girare su stesso rimanendo lì ...
e poi ... e poi ... e poi ...
ti aggiusti una ciocca di capelli e guardi lontano perché vicino già lo conosci ma non lo vedi e sei convinta che quel lontano sia il tuo domani
intanto inciampi nel gradino del portone di casa che è lì seccato di essere scalciato ogni santo giorno
e poi ... e poi ... e poi ....
il fiato grosso per poche scale 
gradini che portano a casa 
e hai voglia di fuggire da tutto questo ma poi senti il fiato grosso per pochi gradini 
immagina correre via da qui ...

domenica 3 maggio 2020

Basta!

Immagini mute scorrono sulla TV accesa come un compagno silenzioso che esprime immagini di vita che generano nausea …
Basta!
Racconti di storie tristi, di numeri e di ipotesi tristi. Giochi di ruolo a fini equivoci.
Basta!
Da tutto questo mi aspettavo sorgesse una fenice, maestra di un nuovo senso della vita …
Basta!
Leoni in gabbia si aggirano guardinghi alle porte della gabbia aspettando di venire fuori e riprendere la caccia lì dove si era interrotta …
Basta!
Si studiano nuove tattiche e nuove regie sempre per gli stessi film, sempre per le stesse luride storie …
Basta!
Poteva essere questo il momento giusto per tirare giù la maschera … i ruoli sono rimasti gli stessi … pigri … immondi …
Solo il silenzio resta a rispondere a questo lento apprendere che nulla cambia …
Dietro facce contrite e alti lamenti c’è l’occhio furbo della iena pronta ad attaccare … strana ipocrisia la vita …
Lurida storia senza redenzione …
Ciò che è stato sarà!
La storia non è stata mai buona maestra



sabato 25 aprile 2020

Immagini mute

Immagini mute scorrono come un compagno silenzioso che racconta storie di vita che danno nausea …
Basta …
Racconti di storie tristi
Di numeri e di ipotesi di tristi giochi di ruolo a fini equivoci
Basta …
Da tutto questo speravo sorgesse una fenice maestra di un nuovo senso della vita …
Basta …
Come leoni in gabbia si aggirano guardinghi alle porte della cella
Aspettano di venire fuori per riprendere la caccia da dove si è interrotta …
Basta …
Si studiano nuove tattiche e nuove regie sempre per gli stessi film …
Sempre per le stesse luride storie …
Basta …
Poteva essere il momento giusto per tirare giù la maschera ma …
I ruoli sono rimasti gli stessi … pigri … immondi …
Solo il silenzio resta a rispondere a questo lento capire che nulla cambia …
Dietro facce contrite e alti lamenti c’è l’occhio furbo della iena pronta ad attaccare …
Strana ipocrisia la vita …
Lurida storia senza redenzione …
Ciò che è stato sarà …
La storia non è stata mai buona maestra.



Bianca

Sai, ti guardo atterrito
Bianca come sei … dissuadi
Il desiderio di raccontarti tutto … ma … tutto … c’è!
Non vengon fuori le parole
I pensieri si affacciano tutti insieme … spingendosi …  sgomitando
Facendo a gara a chi fa prima a dire …
Tanta folla fa … silenzio
Si ammassano all’imboccatura dell’imbuto e fanno da tappo
Improvvisamente il flusso dei pensieri si sterilizza e vengon fuori i più …
… inutili!
Quelli che non servono …
Quelli che non devono esprimere niente che sia … complesso … intimo
… profondo!
Quelli che hanno un senso sono … pudici … timorosi …
Cercano le parole …
Quelle giuste e … tacciono
Perché alla paura di essere sciocchi preferiscono il silenzio
… e tu resti bianca … pagina.



martedì 24 marzo 2020

Piccoli gesti


Veloce
Il tempo … la moto … il fiume …
Passa … corre … scorre …
Si rincorrono giorni strani
Li guardi passare fino a vederli lontani
La nube spazzata dal vento
Ricorda questo tempo violento
Veloce
Il passo che si allontana da questo presente che fa paura
La fiera è uscita dalla sua tana
La sua fame rende alle prede vita dura
Mi sento inseguito
La preda sono io
Sento il suo ruggito
E scappo … scappo … scappo …
Il fiato è corto …
Il cuore batte all’impazzata …
Il sudore cola dalla fronte stillando gocce che planano a terra e come in un film schizzano su una pietra … dissolvendosi
Come l’olio sull’acqua nel piatto
Quando chi ci crede vuol curare il dolore con l’antica magia buona …
Ma il cuore no … non conosce magia
Ma la mente no … non conosce magia
Batte se vuole o anche senza volere …
Per abitudine …
Per noia …
E parla con la mente da lontano ma non vanno mai d’accordo …
Ognuno per la sua strada …
Imperterriti …
Lei razionale … fredda … mette le cose in ordine … in sequenza …
Una dispensa in ordine in una cucina pulita …
Lui si distrae … ha paura e corre … prova gioia e corre … e non capisce la differenza
Veloce
Va via questo pensiero e s’invola in un sorvolo di questa giornata strana …
Passata  a rincorrere i motivi di questa esistenza sempre eguale e sempre diversa …
Risalgo il torpore di questi pensieri
Mi passi veloce davanti  con  un  cesto di panni appena cacciati dalla lavatrice …
Ti cingo la vita e appoggio delicato un bacio sulla guancia che mi porgi …
Piccoli gesti cancellano tutto il resto.


martedì 3 marzo 2020

Yang - 04/03/2020

Un calore improvviso mi avvolge ...
Uno strano senso di benessere ...
Mi disorienta ...
Sarà stato il vino ...
La piacevole compagnia degli amici ...
Il leggero stordimento che mi ha accompagnato a letto ...
Il calore del tuo corpo che trovo sotto le coperte ...
Non so!
Ti abbraccio e tu ricambi nel sonno ...
Sarebbe bello se momenti così non avessero mai fine ...
Gli occhi piano si chiudono e tutto cede il passo al sonno ...
A volte gentile amico altre ... meno
Ma ... in questo abbraccio non c'è spazio per la paura ... ci va stretta anche la gioia! 

yin - 04/03/2020

C'è una insana bellezza nella malinconia di vivere ...
Una bellezza rapita dal senso di disillusione non rabbiosa e nemmeno violentemente critica, solamente quietamente rassegnata.
L'ironia rimane l'unica amabile contestazione ... salace ... pungente ...
Uno sguardo sbieco che incontra il dipanarsi noioso e insignificante del quotidiano ...
Indolente osservi come un cerino spento quello che attorno accade ...
Tanto vale poco ... 

Sono morto e vivo ogni giorno

Sono morto e vivo ogni giorno
Nelle strade che conducono al niente
Nei doveri compiuti senza declinare
Nella lotta per resistere fino al fine mese
Sono morto e vivo ogni giorno
Nei mari attraversati per fuggire dal passato
Nei naufragi dei sogni che hanno ribaltato lo scafo
Nella violenza subita senza avere colpa
Sono morto e vivo ogni giorno
Nell’ipocrisia di sorrisi vuoti che nascondono dolori pieni
Nel dolore dell’insuccesso che permea il ricordo dei miei sogni
Nell’abbandono disperato alla follia della rinuncia
Sono morto e vivo ogni giorno
Nella debolezza di essere uomo e basta senza la stoffa dell’eroe
Nelle parole appassite in gola come fiori senza sole
Nella vigliaccheria del vivere quotidiano
Sono morto e vivo ogni giorno
Con l’esecrabile sensazione di non aver vissuto ancora abbastanza per accettare l’inutilità di esistere
Povere storie vuote per le quali si gioca una quotidiana lotta al riempimento
Nei sorrisi spenti che non cercano più un senso al tutto perché il tutto non ha senso
Sono morto e vivo ogni giorno
Col capo poggiato sul tuo seno nudo e le mani ad esplorarti il corpo alla ricerca di un amore perduto e mai ritrovato
Sono morto e vivo ogni giorno
In questo paradosso di vita che lentamente si dipana davanti ai miei occhi




lunedì 2 marzo 2020

Ho cantato da solo …

Ho cantato da solo canzoni di altri tempi in tempi sbagliati sperando che potessero cambiare la musica …
Ho battuto tempi con le mani dando ritmi fuori melodia e contro le abitudini sperando che cambiasse la danza …
Ho danzato balli strani suonando nella mia testa suoni non suonati sperando di non sembrare folle …
Ho folleggiato di cose strane perché le cose strane cambiassero la prospettiva del mondo …
Ora sono qui …
Sfinito …
Senza aver trovato la possibilità di trasformare una canzone da solista in un pezzo per coro e ( perché no? ) per orchestra …
Qui a fischiettare, da solo, calpestando i sampietrini del corso!


La chitarra

Pizzico piano le corde della chitarra …
Ne esce un suono sghembo …
Sgraziato …
Non ho mai voluto imparare.
Questa sera provo a vedere fra me e questo suonare cosa risulta più inaccoglibile …
Non riesco a proseguire …
Faccio disastri inudibili …
Lo specchio restituisce l’immagine di me …
Tutto sommato passabile ma …
Nella vita ciò che sembra apprezzabile … a volte … non da buoni risultati nelle sue azioni …
Poso la chitarra e mi scaravento sul letto …
L’orologio ( manco a dirlo ) fa tic tac …
Il frigo vibra e riprende il suo ciclo di raffreddamento …
Il condizionatore soffia svogliato la sua aria raffreddata …
Il mondo complotta contro di me a dimostrazione che sono l’unico a non riuscire a dare un suono logico e coerente a quello che faccio!



giovedì 20 febbraio 2020

Sei bella …

Sei bella quando danzi leggera con la falce fra le mani e leggiadra tagli teste a piacimento …
Senza scegliere …
A caso …
Seguendo il ritmo del ballo e falciando con … un sorriso
Arrivi inattesa disegnando nella tua mente strani schizzi che formano figure futuristiche e in esse disegni il domani …
Un caos di eventi e mancanze che creano la storia eppure …
Tu danzi leggera e falci a caso …
Ed è una bellezza perversa seguirti in questo balletto …
Ti osservo seduto …
Indolente …
Con un bicchiere in mano aspettando curioso il giro di falce che coglierà …
Prima o poi …
L’osservatore …



giovedì 30 gennaio 2020

Autismo .... scritto solo per amore

E mi cullo ... mi cullo da solo ...
dondolo seduto sul tappeto ...
che belli i colori del tappeto ...
E mi cullo ... mi cullo da solo ...
canto una canzone di una sola nota lunga ... ripetitiva ... mi viene dalla testa ...
E mi cullo ... mi cullo da solo ...
C'e' silenzio nel mio mondo non entra nessuno ... sono solo e non voglio nessuno ... 
E mi cullo ... mi cullo da solo ...
perché  queste braccia mi abbracciano ... non voglio essere toccato ... non mi piace essere toccato ...
E mi cullo ... mi cullo da solo ...
lasciatemi stare sento una strana agitazione non guardatemi io sto bene nel mio mondo ... non disturbatemi ...
E mi cullo ... mi cullo da solo
che male ho fatto per essere tormentato, perché volete strapparmi dalla mia piccola gioia, i colori, la mia nota, il mio cullarmi, nessun contatto ...
lasciatemi stare ... mi fate male ... distruggete il mio silenzio ... 
non e' giusto ...
non riesco più a cullarmi ... che ho fatto di male ... sono stato cattivo?
e allora mi punisco ... mi faccio male ...
mi faccio male ... mi faccio male ...

mercoledì 29 gennaio 2020

yang - 29/01/2020

Un calore improvviso mi avvolge ...
Uno strano senso di benessere mi disorienta ...
Sarà stato il vino ...
La piacevole compagnia degli amici ...
Il leggero stordimento che mi ha accompagnato a letto ...
il calore del tuo corpo che trovo sotto le coperte ...
Non so!
Ti abbraccio e tu ricambi nel sonno ...
Sarebbe bello se momenti così non avessero mai fine ...
Gli occhi piano si chiudono e tutto cede il passo al sonno ... a volte gentile ... altre meno ...
Ma ... in questo abbraccio non c'è spazio per la paura ... ci va stretta anche la gioia!   

yin - 29/01/2020

Yin - Oscurità - Il buio della memoria.
Attimi di vita che creano ricordi da discarica.
Discarica della memoria ...
Senza riciclo
Balle di ricordi e cattivi pensieri pressati e nascosti lì nell'oscurità di se stessi ...
Il nostro personale lato buio della luna!
Di tanto in tanto vi ci aggiriamo con una torcia ...
Il fascio freddo di una luce a led taglia il buio come una lama e incontra ricordi che riaprono ferite che sanguinano copiosamente.
Non so il perché di questa speleologia  delle nostre discariche  ...
Catarsi ...
Autolesionismo ...
Crescita attraverso la vittoria sulla paura ...
Non so ... ma. .. avviene ...  ed ogni volta se ne esce diversi ...
Con qualche ruga in più ...
A volte vincenti ...
Altre sconfitti ...
Una continua lotta con se stessi.

lunedì 27 gennaio 2020

Basta!

Basta!
Ho voglia di trasmettere gioia …
Amore …
Basta!
Il fiato condensa parole di gelo che cercano sole …
Basta!
Non c’è spazio solo per il dolore …
Basta!
Guardo le foto di te e me felici e presi …
Presi da noi …
Dalla chimica che l’amore sa creare e che traspare da quella luce che illumina il viso …
C’è  stato  quel  tempo e ancora sopravvive negli abbracci un po’ stanchi di vissuto …
Nel caffè del mattino …
Nelle sere d’amore intenso e quieto …
Ma …
Un malessere sordo serpeggia nei pensieri …
Senza un motivo …
Senza una ragione …
Come un giorno che si spegne nella notte …  inesorabilmente …
… e  non basta una luna ad ispirarti …
Il buio è buio ed è nella natura delle cose che preceda o segua la luce …
E’ nella natura delle cose che ne sia il contraltare!




mercoledì 15 gennaio 2020

yang - 15/01/2020

Fermo l'auto attento a metterla esattamente fra le strisce ...
Chiudo l'auto e prendo lo zaino ...
Un movimento improvviso cattura il mio sguardo ...
Una farfalla bianca mi svolazza leggera intorno ...
Si dice che porti i saluti di chi in vita ci ha voluto bene!
Lascio un bacio al cielo ...
Anche se non fosse vero che bello iniziare la giornata pensando che lo fosse!
Aggiusto lo zaino sulle spalle e mi avvio di buon passo ...

yin -15/01/2020

Il lato in ombra della collina, quello che il sole non bacia con i suoi raggi e che nei giorni migliori vive di una luce diffusa ma indiretta che giunge dall'altro lato.
Il lato dove si nascondono tutte le sconfitte che come vampiri  succhiano via le forze, oscurano le gioie, annebbiano la mente.
Ognuno di noi coltiva in quel lato qualcosa di cui ha vergogna o paura ma non può fare a meno di farlo ...
Di conviverci ...
Il lato dove il proprio se meschino e reietto si rifugia.
Non c'è d'averne paura ne vergogna ...
Bisogna guardarlo e curarlo ...
Contenerlo ...
Bonificarlo ...
Abbiamo tutti bisogno di un posto dove buttare le cose che non ci piacciono e dobbiamo amarlo come una parte di noi irrinunciabile e ... perdonarlo e ... perdonarsi.

lunedì 6 gennaio 2020

Due ragazzi …

Due  ragazzi  si  abbracciano,  si  accarezzano, si  baciano appassionati e senza imbarazzo sulla panchina difronte alla mia …
Un vago senso di pudore mi spinge ad alzarmi e andar via …
Però … che belli che sono …
Stanno scoprendo l’amore, il sesso, la sensualità …
Il sangue batte in testa e il cuore corre impazzito …
Le mani esplorano …
I baci esplodono …
E quello stringersi forsennato a sentire l’uno il corpo dell’altro …
E poi … Tilt!
Più niente …
Un oblio dei sensi …
Un universo parallelo in cui l’anima fugge e corre …
Felice …
Ebete …
Senza sapere …
Senza capire …
Corre!
Attraverso la strada ed entro in un bar …
Un caffè nero bollente accoglie un cucchiaino di zucchero in un casino entropico di passato, presente e futuro …
Dove sono stato fino ad ora?
Quando è che ho perso i ricordi …
Il cucchiaino gira lento nei miei pensieri …