Seduto su di una panchina godo del sole caldo
pomeridiano di una limpida giornata invernale.
Un bambino dalle guance rosse e paffute passa
correndo davanti a me rincorrendo un Super Santos .
La fronte imperlata di sudore ... la risata
cristallina ...
Più in là un distinto signore, evidentemente il
nonno, lo segue con sguardo benevolo e attento ... un abbozzo di sorriso gli
illumina il viso.
Una scena di vita semplice ...
Ho bisogno di questa serena semplicità che
rasserena il cuore e la mente.
Troppo correre dietro a mille affanni ha corrotto i
pensieri facendo perdere il baricentro della vita.
Quando è successo?!?
È come essere in mare in una notte di nuvole dense
senza bussola ... alla deriva ...
Il mare mosso e le correnti che ti portano via ... dai
tuoi desideri … dalla vita che ami ...
portandoti … altrove!
Arrivi a mattina che hai raggiunto spiagge
sconosciute, inattese, panorami non voluti … fuori dalle tue rotte!
Gli occhi ancora appiccicati dall'umido della notte
si aprono a fatica, stanchi di ritrovarsi dove non hanno voluto ...
Ti stiracchi annoiato, sbadigli e cerchi qualcosa
da mettere sotto i denti ...
Un nuovo giorno, un nuovo incidente di vita
involontario ...
Noiosamente vivi questa nuova giornata capitata
addosso ...
I pensieri mi hanno portato lontano ...
Il bambino piange ...
E’ caduto e si è sbucciato un ginocchio …
Il nonno per consolarlo lo accompagna a prendere un
gelato... ed io?
Lì con le mie navi in testa ... i miei orizzonti
inattesi ... la mia vita accaduta contro
la mia volontà e l'impotenza di esistere ...
Mi alzo...
Mi guardo intorno ...
Domani tornerò a questa panchina e rifletterò sulla
mia vita trovando la maniera per viverla ...
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