poetandosenzamerito

giovedì 13 giugno 2019

Seduto su di una panchina ...


Seduto su di una panchina godo del sole caldo pomeridiano di una limpida giornata invernale.
Un bambino dalle guance rosse e paffute passa correndo davanti a me rincorrendo un Super Santos .
La fronte imperlata di sudore ... la risata cristallina ...  
Più in là un distinto signore, evidentemente il nonno, lo segue con sguardo benevolo e attento ... un abbozzo di sorriso gli illumina il viso.
Una scena di vita semplice ...
Ho bisogno di questa serena semplicità che rasserena il cuore e la mente.
Troppo correre dietro a mille affanni ha corrotto i pensieri facendo perdere il baricentro della vita.
Quando è successo?!?
È come essere in mare in una notte di nuvole dense senza bussola ... alla deriva ...
Il mare mosso e le correnti che ti portano via ... dai tuoi desideri …  dalla vita che ami ... portandoti … altrove!
Arrivi a mattina che hai raggiunto spiagge sconosciute, inattese, panorami non voluti …  fuori dalle tue rotte!
Gli occhi ancora appiccicati dall'umido della notte si aprono a fatica, stanchi di ritrovarsi dove non hanno voluto ...
Ti stiracchi annoiato, sbadigli e cerchi qualcosa da mettere sotto i denti ...
Un nuovo giorno, un nuovo incidente di vita involontario ...
Noiosamente vivi questa nuova giornata capitata addosso ...
I pensieri mi hanno portato lontano ...
Il bambino piange ...
E’ caduto e si è sbucciato un ginocchio …
Il nonno per consolarlo lo accompagna a prendere un gelato... ed io?
Lì con le mie navi in testa ... i miei orizzonti inattesi ...  la mia vita accaduta contro la mia volontà e l'impotenza di esistere ...
Mi alzo...  
Mi guardo intorno ...
Domani tornerò a questa panchina e rifletterò sulla mia vita trovando la maniera per viverla  ...



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