Tutti
noi da bambini abbiamo giocato con le nuvole immaginando di dare loro un nome o un significato alle loro forme, io
pure l’ho fatto tantissime volte e mi ha sempre dato gioia questo gioco … ecco
lì una giraffa, un cane, un uomo sul cavallo … un cuore!
Il
respiro si fa lento e tranquillo, la tensione di questi giorni è stata intensa
come il dispiacere e la mente chiede riposo … scivolo inconsapevolmente in un
sonno ristoratore che recupera le energie nervose …
Sono
in volo, vedo me stesso steso sull’erba e un senso di incredulità s’impadronisce
di me!
Cosa
succede?!?
Perché
mi guardo da fuori me stesso!
La
domanda si dissolve nel piacere della leggerezza che mi coglie improvvisa, mi
sento librare nell’aria e il volo diventa fluido e veloce.
Il
vento mi sferza il viso e piccole lacrime di vento incorniciano le pieghe dei
miei occhi.
Che
sensazione indicibile!
I
colori visti da qui sembrano più intensi e il mondo sottostante pieno di
meraviglie!
Chiudo
gli occhi e mi faccio guidare dalla brezza, volo libero e leggero, quasi fossi
un aquilone, e come se lo fossi mi faccio strattonare di qua e di la dalle
correnti.
Ci
sono momenti della vita che sono così …
Momenti
in cui non hai voglia di porre resistenza ma vuoi solo farti portare, non
importa dove e perché solo … portare!
La
necessità di essere vigile, attento, accurato nella strada da seguire e nelle
cose da fare va a farsi fottere e ti lasci andare, ti lasci portare dagli
eventi e non te ne frega niente … assolutamente niente.
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