poetandosenzamerito

martedì 24 marzo 2020

Piccoli gesti


Veloce
Il tempo … la moto … il fiume …
Passa … corre … scorre …
Si rincorrono giorni strani
Li guardi passare fino a vederli lontani
La nube spazzata dal vento
Ricorda questo tempo violento
Veloce
Il passo che si allontana da questo presente che fa paura
La fiera è uscita dalla sua tana
La sua fame rende alle prede vita dura
Mi sento inseguito
La preda sono io
Sento il suo ruggito
E scappo … scappo … scappo …
Il fiato è corto …
Il cuore batte all’impazzata …
Il sudore cola dalla fronte stillando gocce che planano a terra e come in un film schizzano su una pietra … dissolvendosi
Come l’olio sull’acqua nel piatto
Quando chi ci crede vuol curare il dolore con l’antica magia buona …
Ma il cuore no … non conosce magia
Ma la mente no … non conosce magia
Batte se vuole o anche senza volere …
Per abitudine …
Per noia …
E parla con la mente da lontano ma non vanno mai d’accordo …
Ognuno per la sua strada …
Imperterriti …
Lei razionale … fredda … mette le cose in ordine … in sequenza …
Una dispensa in ordine in una cucina pulita …
Lui si distrae … ha paura e corre … prova gioia e corre … e non capisce la differenza
Veloce
Va via questo pensiero e s’invola in un sorvolo di questa giornata strana …
Passata  a rincorrere i motivi di questa esistenza sempre eguale e sempre diversa …
Risalgo il torpore di questi pensieri
Mi passi veloce davanti  con  un  cesto di panni appena cacciati dalla lavatrice …
Ti cingo la vita e appoggio delicato un bacio sulla guancia che mi porgi …
Piccoli gesti cancellano tutto il resto.


martedì 3 marzo 2020

Yang - 04/03/2020

Un calore improvviso mi avvolge ...
Uno strano senso di benessere ...
Mi disorienta ...
Sarà stato il vino ...
La piacevole compagnia degli amici ...
Il leggero stordimento che mi ha accompagnato a letto ...
Il calore del tuo corpo che trovo sotto le coperte ...
Non so!
Ti abbraccio e tu ricambi nel sonno ...
Sarebbe bello se momenti così non avessero mai fine ...
Gli occhi piano si chiudono e tutto cede il passo al sonno ...
A volte gentile amico altre ... meno
Ma ... in questo abbraccio non c'è spazio per la paura ... ci va stretta anche la gioia! 

yin - 04/03/2020

C'è una insana bellezza nella malinconia di vivere ...
Una bellezza rapita dal senso di disillusione non rabbiosa e nemmeno violentemente critica, solamente quietamente rassegnata.
L'ironia rimane l'unica amabile contestazione ... salace ... pungente ...
Uno sguardo sbieco che incontra il dipanarsi noioso e insignificante del quotidiano ...
Indolente osservi come un cerino spento quello che attorno accade ...
Tanto vale poco ... 

Sono morto e vivo ogni giorno

Sono morto e vivo ogni giorno
Nelle strade che conducono al niente
Nei doveri compiuti senza declinare
Nella lotta per resistere fino al fine mese
Sono morto e vivo ogni giorno
Nei mari attraversati per fuggire dal passato
Nei naufragi dei sogni che hanno ribaltato lo scafo
Nella violenza subita senza avere colpa
Sono morto e vivo ogni giorno
Nell’ipocrisia di sorrisi vuoti che nascondono dolori pieni
Nel dolore dell’insuccesso che permea il ricordo dei miei sogni
Nell’abbandono disperato alla follia della rinuncia
Sono morto e vivo ogni giorno
Nella debolezza di essere uomo e basta senza la stoffa dell’eroe
Nelle parole appassite in gola come fiori senza sole
Nella vigliaccheria del vivere quotidiano
Sono morto e vivo ogni giorno
Con l’esecrabile sensazione di non aver vissuto ancora abbastanza per accettare l’inutilità di esistere
Povere storie vuote per le quali si gioca una quotidiana lotta al riempimento
Nei sorrisi spenti che non cercano più un senso al tutto perché il tutto non ha senso
Sono morto e vivo ogni giorno
Col capo poggiato sul tuo seno nudo e le mani ad esplorarti il corpo alla ricerca di un amore perduto e mai ritrovato
Sono morto e vivo ogni giorno
In questo paradosso di vita che lentamente si dipana davanti ai miei occhi




lunedì 2 marzo 2020

Ho cantato da solo …

Ho cantato da solo canzoni di altri tempi in tempi sbagliati sperando che potessero cambiare la musica …
Ho battuto tempi con le mani dando ritmi fuori melodia e contro le abitudini sperando che cambiasse la danza …
Ho danzato balli strani suonando nella mia testa suoni non suonati sperando di non sembrare folle …
Ho folleggiato di cose strane perché le cose strane cambiassero la prospettiva del mondo …
Ora sono qui …
Sfinito …
Senza aver trovato la possibilità di trasformare una canzone da solista in un pezzo per coro e ( perché no? ) per orchestra …
Qui a fischiettare, da solo, calpestando i sampietrini del corso!


La chitarra

Pizzico piano le corde della chitarra …
Ne esce un suono sghembo …
Sgraziato …
Non ho mai voluto imparare.
Questa sera provo a vedere fra me e questo suonare cosa risulta più inaccoglibile …
Non riesco a proseguire …
Faccio disastri inudibili …
Lo specchio restituisce l’immagine di me …
Tutto sommato passabile ma …
Nella vita ciò che sembra apprezzabile … a volte … non da buoni risultati nelle sue azioni …
Poso la chitarra e mi scaravento sul letto …
L’orologio ( manco a dirlo ) fa tic tac …
Il frigo vibra e riprende il suo ciclo di raffreddamento …
Il condizionatore soffia svogliato la sua aria raffreddata …
Il mondo complotta contro di me a dimostrazione che sono l’unico a non riuscire a dare un suono logico e coerente a quello che faccio!