poetandosenzamerito

lunedì 30 dicembre 2019

Taglio la barba …

Taglio la barba …
Pelo …
Contropelo …
Passo la mano per saggiare il risultato …
D’improvviso la tua immagine nello specchio …
Posi un bacio sul collo e le tue labbra calde mi portano via … in un mondo leggero nel quale un abbraccio raccoglie tutto quello che importa …
Tutto quello che ne è fuori non conta …
Mi giro e accarezzo piano il tuo viso …
I capelli …
Labbra cercano labbra …
Mani accarezzano …
Il mondo scompare … restiamo solo noi …
Un tutt'uno caldo e amante …
Sono pochi gli stati di oblio che portano ad una dimensione “altrove”
Fare l’amore con amore è fonte dell’essere che si dona …
Cosa vuoi dire o raccontare? Quello che vivi si scolpisce dentro indissolubilmente!



lunedì 16 dicembre 2019

Deserto

Dune di sabbia coprono l’orizzonte visibile … un leggero venticello alza la sabbia e costringe a proteggere naso … bocca … occhi …
Senti quei granelli invadenti riempirti anche l’anima mentre accucciato sulla cima di una duna ti giri intorno ad osservare questo deserto che restituisce un senso di solitudine infinita
Tutto questo infinito/finito ti mette in stretta correlazione con te stesso
I pensieri fanno più rumore del mondo circostante
Vedo, improvvisa, una sagoma, ancora distante, delinearsi …
Lo sguardo indaga curioso … e mette a fuoco …
Il deserto confonde i pensieri …
Quel paesaggio monotono e ripetitivo fa pensare anch’esso a pensieri già pensati …
(Boh! L’ho pensata ma non l’ho capita!)
La sagoma si delinea più precisa …
Altezza 1,70 mt. circa, corporatura robusta, lo shesh nasconde il viso e gli abiti informi non preavvisano in sesso di chi si sta avvicinando ma è chiara la direzione …      -viene verso di me –
Prendo un pugno di sabbia e la faccio scorrere fra le dita …
Mentre eseguo il gesto come  in un rewind passano davanti ai miei occhi i giorni più importanti della mia vita
E rido … e piango … e il fiato si fa grosso …
Il vento aumenta
Temo che si prepari una tempesta di sabbia …
Come quella che sento dentro di me …
Allo stesso modo oscura il circostante e ti fa avanzare senza riferimenti …
Se hai perso la bussola conviene scavare una buca e proteggerti, steso in essa, dal frustare della …vita
La sagoma si avvicina …
Ho bisogno di nuovi orizzonti
Di una bussola che mi aiuti a ritrovare la strada, della speranza di nuovi tramonti, del disvelarsi di nuove albe, di labbra da baciare, di amore da donare e da ricevere …
La sabbia invade ormai anche i pensieri … si infila ovunque …
Il vento si fa insistente e incominciano ad alzarsi i primi mulinelli sabbiosi …
Il mio ospite mi raggiunge …
Ha un che di familiare … ci osserviamo curiosi …
D’improvviso inizia a sciogliere lo shesh e … sorpresa!
Mi ritrovo a guardare un me stesso sorridente …
Mi prende per il braccio e ci incamminiamo verso Sud …
Due soli fanno a gara a dare luce l’uno tramonta e l’altro nasce …
Bello un pianeta senza buio!



yang - 16/12/2019

Un abbraccio delicato fra le tue piccole braccia
troppo piccole per essere un abbraccio
tanto grandi da farmi prigioniero

yin - 16/12/2019

Demoni girano liberi nei pensieri
Facce brutte ... malformate ...  che regalano immagini distorte ma fedeli delle mie paure ...
Parentesi terrificanti delle mie giornate più nere
Non posso farne a meno ...
Sono lo specchio più sincero delle mie mancanze ...  delle debolezze
Degli errori che non riesco a perdonarmi e che riempiono di rimorsi e vergogna certe giornate da dimenticare
Li senti dentro di te raccontarti chi sei
E tu urli di tacere ...
Di smetterla di sussurrarti parole che dicono di ricordi che vorresti dimenticare, di delusioni che hanno disegnato tatuaggi indelebili sul cuore e tracciato solchi profondissimi nella memoria
Demoni che non conoscono la pietà ...
Non danno riposo ...
Si manifestano quando meno te lo aspetti ...
Entrano piano ... di soppiatto ...
Senza bussare ti raggiungono nella tua stanza e sussurrano ai tuoi pensieri ...
Demoni ...
Non riesco a tenerli lontani ...
Certe sere quando la malinconia del vivere ti coglie improvvisa apre le porte a tutti loro ...
Lo so!
Ho tante cose da farmi perdonare e tanti errori commessi ma ... amo lo stesso quello che sono ...
Fragile ... debole ed indifeso oltre che indifendibile  ma ...
Conosco la strada del perdono verso me stesso e della riparazione verso gli altri e ...
Tanto basta!
Fino alle prossime paure ...

sabato 14 dicembre 2019

Peripatetico

Cieli limpidi e pensieri antichi … che strano incontro …
Raro vedere in questo uggioso inverno un cielo così terso …
Invita a pensieri belli …
Nuovi …
Non infognati nelle solite ignobili e stanche storie di vita vissuta
Invita a vedere il buono che è stato e dimenticare i fardelli antichi …
Respiro aria a pieni polmoni e conto i passi facendo le somme del cammino fatto  come  uno stupido contapassi che dovrà segnare il traguardo dei 10.000 …
Torna una parola nei pensieri … peripatetico!
Un sorriso accompagna il pensiero …
C’è tanto di bello avuto e tanto ne verrà … da tanto vicino 
da scaldare il cuore …
Strano detto da me … ma …
Chi conosce il buio vede la luce prima degli altri



venerdì 13 dicembre 2019

Tempi strani i nostri …

Tempi strani i nostri …
Contraddittori …
Terribili …
A volte ignoranti …
Tempi strani i nostri …
Pieni di storie e di bugie …
Di strane dimenticanze …
Tempi strani i nostri …
Dove la storia, severa maestra, è chiusa in libri mai aperti e non racconta niente di se.
Tempi strani i nostri …
Nei quali tutti declinano il presente come unico tempo da vivere …
Intenso …
Bruciante …
A volte delirante …
Come se non ci fosse un domani …
Come se il passato non fosse parte di noi …
Qui e oggi …
Finiremo, come lo straniero in una lingua nuova, col parlare all’infinito senza più una collocazione temporale, senza più che la catena del tempo ci sia maestra …
Strani tempi i nostri …



mercoledì 11 dicembre 2019

Paesaggio




La mia matita

Vorrei fermare la matita ma questa sera ha voglia di scivolare sul foglio e raccontare storie …
Recita, lenta, parole di silenzio che fanno rumore …
Racconta impertinente e leggera i segreti disvelati di questa mente sgangherata che gira raminga in un universo completamente avulso dal suo reale …
Faccio fatica a spiegarle che non è lecito scoprirsi così …
Che il nostro quotidiano stride terribilmente con quello che scrive tanto da sembrare … falso … costruito …
Ma lei … niente!
Cocciuta!
Come un fiume in piena vuole raccontare …
Descrivere …
Disvelare …
Dare sfogo alla grafite con immagini e simboli di scrittura a volte confusi altre tanto belli da farmi dubitare che fosse mia la mano che la impugnava …
Ma lei se ne frega … scrive … scrive …
Felice …
Senza chiedere nulla in cambio!
La passione non chiede …
Dona se stessa a chiunque voglia prenderla con amore …



martedì 10 dicembre 2019

yang - 10/12/2019

C'è uno strano calore dietro un sorriso casuale ...
Ti ho incontrato per caso nei miei lunghi giri a cercare strade nuove da dimenticare ...
Mi sei venuta incontro radiosa e felice con un passo svelto e una coda di cavallo di un intenso colore corvino che oscillava impazzita  ,,, 
Bellissima!
Mi hai incrociata svelta e mi hai rivolto un sorriso aperto e ... felice ...
" Buon cammino "
E' stato leggero il divenire eppure era solo un saluto cordiale!
Basta poco! 

yin - 10/12/2019

L'immagine di me distorta dal vetro bagnato della vetrina mi rimbalza in mente prepotente ... indelicata ... muta accusa al mio essere sempre contro ... arrabbiato ... combattente sfrenato a difesa di presunte ragioni offese ... di presunti torti subiti ... 
Quell'immagine distorta mi ha creato un sentore di dubbio ... ha scomposto me in un grottesco altro ... simile ad un quadro di Picasso ha restituito l'immagine di un Io interiore che frantuma certezze ed inutili sovrastrutture.
Domande affollano la mente!
Fra Yin e Yang nel loro essere opposti come torto e ragione ... come giusto e sbagliato ... come bello e brutto ... e come radice scambievole dell'uno nell'altro ...
Quale prevale nelle profondità del mio essere?
Una estenuante ricerca di una risposta mi trova qui a osservare questa immagine di me perso in un disorientato labirinto di domande!
Intanto la vetrinista mi fissa stupita al di là del vetro.
Devo averla in qualche modo imbarazzata o infastidita ... 
La percezione del mondo al cospetto di te ...
Tu contempli te stesso alla ricerca di risposte alla tue domande, Lui ti risponde " 'cazzo vuoi? " .
Riprendo a camminare per la via del Corso e mi sale in bocca una risata dirompente e irrefrenabile non liberatoria ma isterica ... alla Yoker.
Che storia è la vita! 

domenica 8 dicembre 2019

L'ombra

Un uomo rincorre affannato la sua ombra in un pomeriggio di sole intenso che brucia il fiato prima che esca.
Un bimbo curioso lo segue per vedere come va a finire.
IL sudore scende copioso e l'uomo non slaccia il suo impermeabile.
D'improvviso ... crolla sfinito!
Il bimbo lo raggiunge e gli si accuccia vicino.
Gli occhi in una muta domanda.
L'uomo indica la sua ombra stranamente discosta ... innaturale.
"La vedi?"  indicandola " Cosa fa! Non è possibile deve stare attaccata a me "
Il bimbo guarda la scena sbigottito poi guarda la sua ombra attaccata ai piedi.
Non sa che dire.
Non capisce.
L'uomo è disperato e non sa più cosa fare ... corre da tanto ma non riesce a raggiungerla.
Le mani in testa ... disperato!
Il bimbo fa cenno di aspettare ...
L'uomo, stanco, coglie per buono quel momento di riposo ...
Il bimbo torna, trafelato, con in mano un pallone e lo da all'uomo.
Fra i due silenzio e domande inespresse poi ... il bimbo ...
" Prova a giocare con lei ... fatti ripassare la palla ... è solo arrabbiata ma ti vuole bene ... è solo due passi più in là ma non va via da te!"
L'uomo lo guarda stranito ...
Si avvicina ad una fontana e beve un sorso d'acqua.
" Giocare con la mia ombra? ... Perché no! "
Prende la palla e la calcia verso la sua ombra che la rimanda pronta!
Incominciano a tessere trame di gioco straordinarie e il bimbo li vede allontanarsi su per un arcobaleno mentre li saluta con la sua manina aperta e un gran sorriso!

giovedì 5 dicembre 2019

L’amore

Lo Strigo ha fatto il suo incantesimo
Lei e lì distesa sulla pelle d’orso
Una perla di sudore le scorre lungo le tempie
Brucia!
Brucia di una febbre malvagia!
Non le tolgo gli occhi di dosso da quattro giorni e quattro notti
Sono disperato!
La scopro perché il freddo l’aiuti ad abbassare la temperatura
Il suo corpo nudo mi coglie sempre impreparato … splendore puro!
L’ansia che possano essere le sue ultime ore mi attanaglia …
Lo Strigo mi guarda, scuote la testa e va via
Canto una nenia antica che prega madre terra e per l’intercessione degli spiriti buoni della foresta …
Ieri come oggi l’amore dispera e per amore si invocherebbe l’impossibile
Che strane genti siamo …
Umani di strana umanità …



mercoledì 4 dicembre 2019

Cerco il mio tempo perso …

Cerco il mio tempo perso …
Mentre faccio la somma dei miei errori sottratti dai successi …
Una strana contabilità …
Chissà se alla fine mi porterà al fallimento …
Cerco il mio tempo perso …
E lo cerco nel tic tac delle ore vuote senza colore …
Senza amore …
Senza te …
Cerco il mio tempo perso …
Mentre la barba imbianca e mi chiedo quando è successo che è tutto scivolato via senza che me ne rendessi conto.
Cerco il mio tempo perso …
Al confine delle tue labbra che non ho mai baciato abbastanza, dei tuoi seni che non ho accarezzato abbastanza … del sesso mai donato abbastanza.
Cerco il mio tempo perso …
alla ricerca di risposte inutili che mi hanno fatto dimenticare di vivere …



domenica 1 dicembre 2019

Alba sul mare

Un’alba quieta si stende sul mare con il suo sfavillio di colori che scelgono complice l’arcobaleno.
Lo sguardo si acquieta in questa pace.
La brezza che si alza porta refrigerio al dolore compagno instancabile di questa notte insonne.
In questo esplodere di colori nasce un sentimento di gioia che chiede di essere espresso.
Un ringraziamento alla vita che sa concedere momenti d’immenso …
Sembra tutto esagerato detto così …
Seduto sul ponte di questa nave che naviga tranquilla su un mare di camomilla.
Tutto è distante …
La terraferma …
Tu …
Noi …
Il dolore …
Tutto!



yang - 01/12/2019

Non è facile raccontare d'amore per chi, come me, ha tanto pudore e riserbo per i propri sentimenti ...
E' come disvelare  un se stesso racchiuso in una camera segreta nella quale lacrime di gioia sgorgano senza vergogna ...
Le parole del cuore sono il normale parlare ...
Si racconta di zucchero e miele fino a cariare l'anima!
Il posto segreto a tutti nel quale vivi l'intensità delle passioni, dei sentimenti ...
Non saprei dire il perché di questa impossibilità di esprimerli ...
Forse la paura di perderli o di esporli all'ironia altrui ...
Ma la dolcezza dell'età ha aperto la porta dello scrivere e diventano inchiostro ... impellente bisogno di raccontare ... ancora una volta ... a se stesso

yin - 01/12/2019

Ci sono momenti in cui trattenere l'ira dentro di se è assai doloroso.
Implodere la rabbia fa male  ...
Vorresti spaccare cose e persone ...
Lanciare oggetti, prendere a cazzotti il mondo, tirare fuori il cuore dal petto dell'ingiustizia e darlo in pasto a tutti coloro che  l'hanno subita.
Non c'è limite al furore se gli dai l'opportunità di esplodere.
Guardi il tuo io interiore e ne hai quasi paura!
Se dai libero sfogo a tutto ciò non c'è confine al danno che generi agli altri oltre che a te stesso.
Ciò che vedo e sento quotidianamente crea solo un pericoloso accumulo che non trova sfogo.
Un bel pezzo Rap mi accompagna in macchina ed io lo urlo a squarciagola mentre vado incontro ad un nuovo giorno!

mercoledì 27 novembre 2019

Sai, vorrei raccontarti di me.

Sai vorrei raccontarti chi sono …
Incomincio ma poi … mi perdo!
Uno, nessuno, centomila di pirandelliana memoria …
Io alla ricerca di me … cosa potrei raccontarti …
Ad esempio di tutte le volte che ai bivi della vita ho sbagliato strada …
Di tutte le volte che ho parlato quando avrei dovuto tacere …
Di te e di me …
Un gomitolo di lana ingarbugliato che non siamo mai riusciti a snodare per  fare quel maglione necessario a mettere al caldo un amore troppo freddo e sciogliere il ghiaccio dei nostri pensieri …
Di quanto sia difficile incontrare gli altri a modo mio …
Io … fuori dal mondo … con quella strana confusione fra amicizia e amore che chiamo amorizia …
Altra follia …
Altro giro di roulette russa che io toppo sempre … parte sempre un colpo quando premo il grilletto …




yang -28/11/2019

Ti guardo dormire rannicchiata 
Il viso disteso di chi ha appena goduto dell'amore reciproco ...
Il sonno distende il viso e lo rende felice ... quasi estatico ...
Piano la posizione cambia ed abbracci il cuscino ... ideale prolungarsi di ciò che è stato ...
Non smetterei mai di guardarti ma il letto mi caccia via ...
Mille i pensieri che mi colgono del domani ...
Che strana cosa è la vita per chi, come me, guarda sempre a domani ...
Non cogli mai la quiete del presente con il pensiero di fare ... progettare ... disfare ...
Intanto godo del tuo quieto dormire fino ad alzarmi per vedere una nuova alba sul mare ...
Che bello lo splendore di questo cielo ...
Poi ...
Poi sarà il tempo del divenire ... 

yin - 27/11/2019

Amari sono i giorni della vittoria quando la si ottiene a prezzo di mille sconfitte imposte dalla protervia altrui ...
L'animo avvelenato dalla rabbia e dal rancore non gode della giusta ragione!
Quanta fatica educarsi al giusto distacco ...
Quanta rassegnazione ad una ingiustizia mai ripagata da una tardiva soddisfazione ...
C'è bisogno di una cultura dell'indifferenza per vivere una vita fuori dal coro ...
C'è bisogno di una cultura del distacco da cose e persone da cui imparare a non aspettarsi niente!
Troppo diversi i cammini.
Troppo profondi i solchi tracciati dal diverso sentire e diverso pensare.
La solitudine diviene una quieta amica da coccolare ... l'unica!

martedì 26 novembre 2019

Parlo solo di me e dei miei pensieri …

Parlo solo di me e dei miei pensieri …
Ma non esisto solo io … ne sono consapevole!
Ma tutto quello che succede intorno mi spaventa …
Non mi riconosco in questo tempo …
Forestiero nella mia storia …
Tutto brucia …
Dispone alla rabbia …
Alla disperazione …
Ne ho abbastanza di mio!
Razzismo
Guerre
Disordini
Omicidi
Chi riesce a riconoscersi in tutto questo?
Uno sguardo di un bimbo triste non ha colore …
L’ignoranza di certi pregiudizi non dovrebbe avere patria …
La corruzione dei costumi e dei valori dovrebbe avere un freno …
Ma … io parlo di me!
So di cosa parlo …
So cosa penso …
So di non sapere chi e cosa sono … ma ne posso parlare …
Di tutto il resto?
Conservo uno sguardo confuso ed un disagevole senso di estraneità che diventa distacco!



Un temporale imperversa dietro ai vetri.

Un temporale imperversa dietro ai vetri.
Lo osservo senza vedere … i pensieri sono altrove …
Una assenza prolungata da me stesso tracima come un fiume dai pensieri e esonda in un deserto di se infinito …
E’ disarmante quanto nichilismo produca l’inedia mentale che deriva dallo smarrimento di sé …
Lo sguardo fisso in un vuoto fatto di pioggia battente è reso ancor più sconcertante dalla mancanza  di pensiero cosciente.
La  consapevolezza  del  buio in questo tardo pomeriggio d’inverno mi ridesta …
Meccanicamente mi muovo e mi avvicino al computer per provare a raccontare a me stesso questo stupore …



lunedì 25 novembre 2019

Scrivo …

Scrivo … Scrivo … Scrivo …
Senza sosta sperando di esorcizzare le paure …
Le sconfitte …
L’insanabile paura di non essere all’altezza di quanto mi aspetta …
Di quanto mi aspetti …
Di quanto ti aspetti …
Un continuo essere alla prova che logora i pensieri …
Distrugge l’umore …
Mina le sicurezze e l’autostima …
Come un giocatore che ha perso troppe partite e manca di una vittoria per riconquistare la stima di sé …
Questa vita di corsa ci chiede troppo e troppo in fretta …
Ci vuole più coraggio di quanto è nel sacco …
La soluzione è solo nascondere la paura …
Tutto bene! Fino a che non fa capolino dalla gabbia nella quale la teniamo rinchiusa …



yang - 25/11/2019

La pelle eccitata dalle carezze.
Il tocco lieve delle mie mani alla ricerca del tuo piacere più  nascosto ...
Piano ...
Tremante ...
Il fiato corto col crescere dell'impeto che fatalmente porta al possedersi reciproco ...
Forte ...
Intenso ...
Fisico ...
Ma in testa suonano altri suoni che vibrano piano ...
Altri tempi che girano lenti ...
Non è più il momento della foga ma quello della tenerezza.
Gli anni della vigoria sono passati ...
Vengono ora quelli belli ...
Più degli altri ...
Quelli sereni della dolcezza del lungo stare insieme ...
Ogni parte di noi non ha più segreti  ed è bello, al fine, posare la testa sul tuo ventre e ascoltare il tuo respiro.

yin - 25/11/2019

Sono giorni di tempesta.
Piove a dirotto ed io osservo attonito questo violento scrosciare d'acqua.
Potesse tutto ciò lavare il mondo da tutto il lordume che lo ricopre.
Fiumi sono diventati strade e strade sono diventate fiumi in un sovvertire l'ordine delle cose.
E forse questo è il messaggio da cogliere ... sovvertire!
ricostruire i pensieri primari e dare nuove precedenze alla vita.
I dettami fino ad ora imperanti hanno fallito.
Hanno creato un mondo di creature confuse ed egoiste.
Povere anime senza un esempio positivo da seguire.
Si ... forse le strade dovranno diventare fiumi ed i fiumi strade per ricominciare.

mercoledì 20 novembre 2019

yang - 20/11/2019

ti ho baciato le palpebre
mentre le avevi chiuse
intesa com'eri a godere dell'amore
ti ho baciato le palpebre
per ricordarti che ad occhi chiusi
devi sentire l'amore
ti ho baciato le palpebre
perché sentissi l'umore delle mie labbra e ...
vedessi di che pasta è quest'amore
ti ho baciato le palpebre
e tu ad occhi chiusi hai cercato le mie labbra
per parlarmi del tuo.

yin - 20/11/2019

Notti insonni a cercar parole
vocali e consonanti mescolate insieme per cercare di esprimere pensieri
sono tornato a scrivere su carta
la lentezza della grafia aiuta a pensare
riporta a ricordi lontani quando si facevano i compiti in classe e svolgevi le tracce indicate
qual'è ora la traccia da seguire?
quale storia è da raccontare?
cosa prevale nella ragione del comunicare?
il dolore?
la gioia?
la speranza?
l'amore?
eppoi ... cos'è questa urgenza di raccontare?
quale fine adempie oltre quella della catarsi del pensiero?
quale?

Silenzio

Questo silenzio che mi circonda ...
un cerchio magico nel quale non entra il dolore ...
una quiete che infrange il rumore in maniera assordante ...
esiste un limite al progressivo isolamento?
c'è un confine che non è lecito superare?
non lo so ...
lo scoprirò a mie spese ... come sempre ...
imparare il silenzio e l'indifferenza al dolore ...
quello delle aspettative mancate ...
quello delle utopie svanite ...
quello delle speranze deluse ...
mille cerotti sul cuore non rimarginano le ferite .... 

martedì 19 novembre 2019

Piano ...

Piano ... Pensa ... Piano ... Parla ... Piano ...
Metti freno a pensieri che sudano di corsa
Agli affanni che ti procura l'amore che vuoi ... meglio ... desideri costruirti intorno ...
non collimano i desideri con la realtà
ed è inutile limare e smussare ...
gli angoli ti urteranno sempre
lasciando lividi a testimonianza
che la vita non ha attondature
ti colpisce improvvisa allo stesso modo ...
nella gioia e nel dolore ...
cieca ...
ruvida ...
indelicata come una verità spiattellata in faccia ...
come un colpo improvviso al piede nudo che sbatte in uno spigolo ...




yang - 19/11/2019

Piccoli doni porta la vita
perle gentili di quotidiano vivere
devono bastare!
bisogna coglierne l'essenza
suggerne tutto il succo ... lentamente
non abbiamo fretta ...
non chiediamo troppo ...
siamo fortunati senza saperlo
apprezzare quello che abbiamo è il primo passo verso la saggezza.
Il secondo?
Condividere!

Yin - 19/11/2019

Questo cielo plumbeo mi somiglia
iroso e tempestoso
sempre pronto a tirar giù fulmini e saette
una vita sugli scudi a difendere principi e idee
a dare calci all'ipocrisia
a combattere per un amore universale che sia fuori dal contesto di quello vissuto in una coppia ma emigri felice nell'amicizia, nel lavoro, nel quotidiano.
Calci in culo quanti ne vuoi da un contesto che poco recepisce tutto questo.
Un alieno in un mondo ostile
è sempre stato il mio sentire rapportato a tutto quello che ho intorno ma ...
'fanculo io sono io e da questo sentire ... non mi schiodo!

giovedì 14 novembre 2019

E’ stato un attimo

È stato un attimo
Hai alzato lo sguardo ed hai capito che non c’ero più
Ho colto un velo di tristezza … forse
Ti ho visto riprendere a fare le tue cose
Il capo chino 
La schiena incurvata
Ho immaginato tristezza nei tuoi pensieri
Voglia di darmi risposte che hai chiuso dentro di te
Ma … no
Forse, non visto, un sospiro di sollievo ha accompagnato i pensieri
Ed io …
Sono andato via senza
sapere la verità



lunedì 11 novembre 2019

I fuochi sono accesi …

I fuochi sono accesi …
Dal campo il suono dei tronchi battuti dalle mazze causa un sordo rumore ritmico ed ossessivo …
Lentamente intorno al fuoco si danno raccolta figure seminude che intonano una nenia lenta e ripetitiva …
Lenti passi di danza creano un girotondo che circonda i fuochi …
Le mani si alzano al cielo e sventolano …
riprese dalla fiamma del fuoco tracciano ombre sinistre tutto intorno …
Il canto si fa sempre più intenso e il ballo più frenetico …
Il ritmo delle battute sui tronchi accelera …
Il sudore riga la fronte e scioglie i segni fatti con il carbone sul viso …
La schiena diventa lucida madida di sudore …
E il canto sale ossessivo e incalzante …
Si aggiungono alla danza, che diventa folle, donne con i seni nudi e il corpo sinuoso che sfiorano i ballerini e ne eccitano le movenze …
La danza diventa sempre più ossessiva e il cantato un urlare sempre più  violento …
Gli occhi roteano vitrei e la testa diventa leggera dando vita ad una sensazione di leggerezza e di estraneità …  
Mi sveglio di soprassalto in un letto madido di sudore …
Il cuore corre all’impazzata … sembra avere uno sfratto esecutivo da eseguire dal petto …
Il sogno è ancora impresso nella mente mi alzo dal letto ed incomincio a ballare come un matto … quasi in stato di trance
Follia … pura  follia  animale  si  impossessa di me … dettando il tempo ed i modi …
Il tempo è passato e la civiltà ha cancellato i modi ma i ritmi dentro sono rimasti gli stessi … una follia animale mista a eccitazione ed estraniamento rituale …
E ditemi se tutto questo sogno non è una pantomima dell’umanità che siamo tutt’oggi …
Non è più il fuoco, non le mazze sui tronchi, non la nudità del ballo, non l’eccitazione delle donne a seno nudo … ma se riflettiamo con calma poco è cambiato ed analogie a tutto ciò le viviamo quotidianamente …
Siamo tutti li a ballare intorno ai fuochi cercando in maniera diversa e uguale le stesse cose.