poetandosenzamerito

lunedì 11 novembre 2019

I fuochi sono accesi …

I fuochi sono accesi …
Dal campo il suono dei tronchi battuti dalle mazze causa un sordo rumore ritmico ed ossessivo …
Lentamente intorno al fuoco si danno raccolta figure seminude che intonano una nenia lenta e ripetitiva …
Lenti passi di danza creano un girotondo che circonda i fuochi …
Le mani si alzano al cielo e sventolano …
riprese dalla fiamma del fuoco tracciano ombre sinistre tutto intorno …
Il canto si fa sempre più intenso e il ballo più frenetico …
Il ritmo delle battute sui tronchi accelera …
Il sudore riga la fronte e scioglie i segni fatti con il carbone sul viso …
La schiena diventa lucida madida di sudore …
E il canto sale ossessivo e incalzante …
Si aggiungono alla danza, che diventa folle, donne con i seni nudi e il corpo sinuoso che sfiorano i ballerini e ne eccitano le movenze …
La danza diventa sempre più ossessiva e il cantato un urlare sempre più  violento …
Gli occhi roteano vitrei e la testa diventa leggera dando vita ad una sensazione di leggerezza e di estraneità …  
Mi sveglio di soprassalto in un letto madido di sudore …
Il cuore corre all’impazzata … sembra avere uno sfratto esecutivo da eseguire dal petto …
Il sogno è ancora impresso nella mente mi alzo dal letto ed incomincio a ballare come un matto … quasi in stato di trance
Follia … pura  follia  animale  si  impossessa di me … dettando il tempo ed i modi …
Il tempo è passato e la civiltà ha cancellato i modi ma i ritmi dentro sono rimasti gli stessi … una follia animale mista a eccitazione ed estraniamento rituale …
E ditemi se tutto questo sogno non è una pantomima dell’umanità che siamo tutt’oggi …
Non è più il fuoco, non le mazze sui tronchi, non la nudità del ballo, non l’eccitazione delle donne a seno nudo … ma se riflettiamo con calma poco è cambiato ed analogie a tutto ciò le viviamo quotidianamente …
Siamo tutti li a ballare intorno ai fuochi cercando in maniera diversa e uguale le stesse cose.



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